La costellazione di Orione: equazione matematico geometrica

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E’ possibile che gli ammassi stellari siano disposti secondo una logica geometrico-matematica? Esiste una precisa volontà celata dietro gli allineamenti riscontrabili nella costellazione di Orione? Esiste un messaggio nascosto nella forma dell’arciere più venerato del pianeta sin dalla remota antichità?

di Vasile Droj
(Copyright Vasile Droj per gentile concessione dell’autore e pubblicato nel sito universology.com)

Si è sempre parlato della scienza degli Dei però non si sono mai visti i contenuti e la sua funzionalità se non traccia di alcuni remoti artefatti sparpagliati qua e là sullo sterminato spazio dei cinque continenti. Antichi santuari e piramidi indicano quasi sempre un solo indirizzo; il Cielo, luogo della dimora degli Dei e della loro discesa. L’ossessione del Cielo per gli antichi non era patologica ma derivante di una reminiscenza ancestrale del tempo in cui ricevettero in dono la sapienza degli déi. I nostri antenati trassero dalla meravigliosa scienza degli Dei quel che poterono a causa della loro limitata capacità intellettiva.
Le scienze del cielo che essi ricevettero furono l’Astrosophya e l’Astromatica, ossia la Sophya (intelligenza) degli astri, e rispettivamente la matematica del calcolo astrale (vedi numeri precedenti della rivista Fenix). Astrosphya è qualcosa d’impressionante che la mente ma specialmente la mentalità umana non può neanche immaginare, cioè che le stelle sul firmamento celeste non sarebbero buttate lassù a vanvera ma predisposte secondo una logica stretta, seguendo la legge delle reti cristalline. Addirittura, sembra che le stelle furono piazzate al loro posto secondo volontà e l’intelligenza di Qualcuno.
Negli articoli precedenti dimostravo che la costellazione di Orione riproduceva il corpo del faraone, e che il modello della piramide di Cheope era codificato nella medesima costellazione che Senmut immortalò nel soffitto astronomico della sua tomba.

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