Editoriale n.4 – Maggio 2007

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di Alessandro Moriccioni

Nel 1789 il popolo di Francia si sollevò contro la decadente monarchia al grido di Libertà, Uguaglianza e Fraternità. La Massoneria, nella figura centrale di Robespierre ed altri affiliati, guidò una rivolta solo apparentemente popolare. Furono, infatti, nobili ed intellettuali ad organizzare il massacro reale, dando il via alla profonda e lungamente attesa restaurazione del potere.
Al contrario di quanto si pensa, fecero parte di questo colpo di stato, preceduto e seguito da altri fatti simili in tutto il mondo, principi e potenti di ogni credo e nazione. Il mondo si stava rinnovando sotto l’egida di una falsa fede nella scienza illuminista.
L’Italia fu solo uno degli ultimi Paesi a fregiarsi di questo nuovo spirito libertino. Con la breccia di Porta Pia, il 20 settembre 1870, venne posta la parola fine sul potere temporale del Papa e la Massoneria fece il suo ingresso trionfale nella città dalla quale era giunta più volte la conferma della scomunica, applicata universalmente a tutte le logge, da Clemente XII nel 1738. Scomunica non ancora ritirata. Come non si è ancora spento l’influsso politico del paese massonico per eccellenza, ispiratore di tutte le logge: gli Stati Uniti. La libertà tuttavia, è giunta a noi in modo falso.
La globalizzazione, alla quale in genere oggi si aspira, è un salto nel passato, nell’annullamento delle coscienze e delle differenze culturali, come nel tempo in cui il potere missionario, che infondeva suggestioni a colpi di crocefisso, indicava crudelmente cosa credere. Lo sanno bene coloro che pagarono con la vita il proprio impegno nel creare un mondo nuovo. Ma chi combatté contro i papi tiranni del passato, per instaurare il Novus Ordo Seclorum, il Nuovo Ordine Mondiale, che ancora oggi è in costruzione, si schierò con uomini il cui credo non era la semplice libertà. Ma la libertà vigilata. La Massoneria rituale antica è altra cosa che oggi, per fortuna, sembra stia rinascendo dalle proprie ceneri in seno ad un mondo dove Dio è fatto di denaro sonante. Ma dalle rivoluzioni fiorirono il fascismo, il nazismo ed in parte anche il comunismo. Spazzati via dal tempo, gli imperi, furono sostituiti dalle false democrazie di stampo occidentale minacciate oggi da una nuova crociata. Diretta al contrario, però. E così ecco che le democrazie stanno per essere soppiantate dalle multinazionali e queste ultime dai terroristi di Al-Qaeda impegnati nella lotta contro i massoni occidentali. Il mondo sembra impazzito?
Nient’affatto. Mai nulla accade per caso. Così si finisce per essere vittime, in un mondo civile, della censura persino in campo storico-archeologico. La libertà di stampa viene affidata all’interpretazione di regole e di leggi che con l’informazione non hanno nulla a che vedere ed accade che una semplice, per quanto forte, protesta verso l’establishment scientifico venga fraintesa come il lamento di un povero ignorante. Organizzazioni prestigiose e rispettabili, che hanno fatto onorevolmente la storia del nostro Bel Paese, coprono questo gioco con fede insuperabile riposta in convinzioni da lungo tempo superate. Pedofilia, degrado ed ipocrisia attraversano la Nazione e la coscienza di ogni suo singolo cittadino. Ma l’idea che queste cose siano ben più importanti delle bagarre atte a limitare la libertà di espandere la propria mente, al fine di non credere che il mondo sia contenuto tutto nella villetta di Cogne o nel “Grande Fratello”, non sfiora nessuno. La libertà è morta quando hanno iniziato ad insegnarci cosa e come pensare.