di Alessandro Moriccioni
Roma, 30 Novembre 2008
E’ il 30 Novembre 2008, siamo a Villa Maria a Roma.
Un anno dopo la conferenza su Rennes-Le-Chateau organizzata da Simone Leoni, che ha visto tra i relatori il nostro amico Giorgio Baietti, ecco un’altra data significativa per gli appassionati di archeologia misteriosa e di enigmi storici. Finalmente una pagina positiva dopo il terremoto editoriale dell’estate scorsa che ha defraudato i lettori della vera redazione di Hera.
Tornano, infatti, sulla scena Adriano forgione e la sua equipe di preparatissimi giornalisti, pronti a dare battaglia con una nuova ed eccellente proposta editoriale. E Terra Incognita è al loro fianco grazie ad una importantissima partnership siglata appena due giorni prima.
Oggi, dunque, si potrà assistere alla Conferenza di presentazione ufficiale della rivista Fenix.
La conferenza si apre attorno alle dieci con la presentazione ufficiale delle testate della X-Publishing, Fenix ed X-Times che rispettivamente trattano una di misteri archeologici e l’altra di esopolitica.
Adriano Forgione espone brevemente le motivazioni che lo hanno condotto, assieme ai suoi compagni di lavoro, ad optare per un ritorno in grande stile sulla scena editoriale, e, soprattutto, cosa li ha spinti a scegliere come titolo il termine Fenix. Già proprio la fenice che risorge dalle sue stesse ceneri, la fenice che incanta e che sbaraglia coloro che la credevano ormai morta e sepolta, una fenice nuova, più potente di prima. Un nome profetico aggiungiamo noi.
X-Times segue a ruota la sorella toccando nuovi argomenti definiti “esopolitica”, un esempio unico alla strenua ricerca di quella verità rimaneggiata e nascosta dagli enti governativi e di cui abbiamo esempi ogni giorno anche solo seguendo i telegiornali. Nexus, diretta da Tom Bosco, sarebbe la rivista ideale da abbinare ad X-Times e da tenere sempre sul comodino.
A conclusione del proprio intervento di presentazione, Adriano Forgione illustra i suoi interessanti studi sul fenomeno elettromagnetico alla base della formazione dei cerchi nel grano e la sua relazione con gli attuali cambiamenti geoclimatici il cui culmine è previsto dagli scienziati per il 2012.
Le tesi espresse erano già state in parte descritte nel volume dello stesso Forgione intitolato Scienza, Mistica e Alchimia dei Cerchi nel Grano, libro validissimo di cui consigliamo vivamente la lettura, dove il fenomeno dei cerchi nel grano è analizzato obiettivamente con una particolare attenzione alla sua possibile natura terrestre. Accostatelo ad un altro valido testo, quello di Antonio Bonifacio La Voce di Gaia sul medesimo argomento.
E’ la volta poi di Mike Plato, altro pilastro della redazione di Fenix, che cambia completamente argomento. Esperto nelle materie mistiche ed esoteriche e conoscitore dell’ebraico, Plato espone l’interessante questione degli Arconti, dal greco arkhonontos, ovvero i giudici e controllori del mondo materiale secondo la teogonia e cosmogonia gnostica. Si tratta di un argomento molto valido che Plato riesce a dispensare con maestria anche considerata la complessità delle tesi proposte legate agli antichi testi ed alle rivelazioni ivi contenute. Un momento davvero unico che merita futuri approfondimenti.
A conclusione di questa prima parte del convegno dedicata prevalentemente al contesto nel quale opera Fenix, il direttore Adriano Forgione presenta l’ospite d’onore. Si tratta dello scrittore americano Roy Doliner autore assieme al rabbino Benjamin Blech dello stupefacente I Segreti della Sistina. Come nel suo libro, l’intervento di Roy Doliner è incentrato sui messaggi di matrice ebraica, spesso derivati dal Talmud e dal Midrash, inseriti da Michelangelo nella sua opera più grandiosa: la volta della Cappella Sistina.
Michelangelo adirato col pontefice, Giulio II Della Rovere, per averlo obbligato ad affrescare l’enorme volta della cappella, inserì nella sua magnifica realizzazione elementi poco attinenti alla tradizione cristiana. Con molta attenzione Roy Doliner ed il suo coautore hanno accostato ogni anomalia presente nella volta michelangiolesca, alle parole delle sacre scritture ebraiche, molto diverse da quelle pasticciate ed appiccicate nel corpus comunemente definito Antico Testamento, dimostrando che tutte le rappresentazioni sono fedeli alla tradizione della Torah con elementi cabalistici tutt’altro che insignificanti ed assolutamente documentabili ed incontestabili. Sia Marsilio Ficino che il conte Pico della Mirandola, insegnanti di Michelangelo nella Firenze del grande Lorenzo de Medici, conoscevano ed insegnarono queste dottrine che il grande artista fiorentino non ignorava affatto, tanto che ne codificò molti aspetti nella sua più impressionante e da lui stesso odiata opera immortale. Quando visiterete nuovamente la Cappella Sistina fatelo con la guida di Doliner e Blech, tutto apparirà diverso e finalmente chiaro.